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Uscita didattica al seminario Vescovile per gli studenti dell’Istituto Guglielminetti

Lunedì 7 ottobre 2024 l’Istituto Statale Istruzione Adulti CPIA 1 ASTI “Eugenio Guglielminetti” ha organizzato un’uscita didattica per le classi serali 3I e 3A, rispettivamente il biennio di Perito Informatico e di Perito Agrario, verso il Refettorio e la Biblioteca del Seminario vescovile, dove gli studenti hanno potuto visitare la mostra libraria “MONDI (IM)POSSIBILI: l’armonia del mondo da Platone a Newton”. Il professor Gaspare Licandro, curatore della mostra, ha guidato gli studenti attraverso la storia della matematica e delle scienze applicate, mostrando i pannelli illustrativi, i libri antichi esposti nelle bacheche e animando le spiegazioni con laboratori didattici. La dottoressa Debora Ferro, bibliotecaria del Seminario, ha evidenziato il valore culturale e unico dell’affascinante biblioteca, che possiede 25.000 volumi, tra manoscritti, incunaboli, libri antichi e più moderni.

L’istituto statale CPIA 1 ASTI, attraverso le visite sul territorio, intende portare alla conoscenza del patrimonio culturale, alla sua fruizione consapevole e alla sua valorizzazione. Scolasticamente l’obiettivo è realizzare una didattica interdisciplinare e per competenze, che dà concretezza all’apprendimento, stimola la curiosità e il senso critico degli studenti.

Di seguito alcune riflessioni fatte in classe da parte degli studenti che hanno partecipato alla visita.

Una mostra che sicuramente ti svela le convinzioni particolari che si avevano un tempo (ad esempio, che la Terra era al centro di tutto), che ti fa riflettere come oggi, grazie alle tecnologie, alle scoperte, agli esperimenti, alla scienza in generale, siamo in grado di spingere lo sguardo così lontano nel cosmo da osservare persino un buco nero, che prima era solo ipotizzato con i calcoli matematici. Possiamo dire che, grazie all’interesse dei nostri avi, abbiamo ampliato la nostra curiosità per scoprire e capire sempre di più. Per quanto riguarda la biblioteca, sono rimasta affascinata dalla quantità di libri antichi, che non solo ci hanno rivelato molte fonti utili per riscoprire pensieri e teorie del passato. Sono rimasta colpita anche dal modo in cui questi libri antichi sono stati recuperati, acquistati o provenienti dalle biblioteche di conventi e monasteri, ma anche dalla cura adottata per preservarli: è fondamentale mantenere una temperatura e un’umidità costanti, poiché si tratta di materiali organici vulnerabili. La biblioteca conserva testi dall’anno 1000, scritti a mano, fino a testi più ‘recenti’, con rilegature effettuate artigianalmente mediante cuciture manuali. Ogni libro era poi ricoperto con materiali unici, dalle pelli incise alle semplici foderature di pergamena. Il fatto che sia possibile consultare questi libri in loco e accedere a queste informazioni è particolarmente interessante, poiché costituiscono fonti preziose per gli studiosi. (Sara Marcenaro)

La prima parte della visita verteva sul rapporto fondamentalmente tra Stato e Chiesa; è stato spiegato come i vari scienziati nel corso dei secoli hanno cercato di trovare una connessione tra scienza e fede. Nei laboratori invece si mostrano i solidi platonici con i relativi sviluppi cartacei; a mio avviso la parte più interessante è l’esposizione degli “strumenti musicali”, i monocorda esposti a una e due corde che sono i precursori dei moderni strumenti a corda. (Federico Gamba)

E’ stato interessante capire la rifrazione della luce attraverso i prismi e perché l’arcobaleno è fatto di sette colori. Fa impressione vedere così tanti volumi antichi raccolti in un unico posto, tenuti tutti in maniera eccellente. (Sharon Treggia)

È stata un’esperienza attraente e molto interessante sia conoscere la storia della biblioteca sia l’uso del refettorio del seminario. Questa mostra ti fa capire che tutte le teorie scientifiche del passato sono collegate con la religione. (Katerine Barros)

Lo stile della biblioteca e tutti gli elementi che conteneva mi hanno fatto viaggiare indietro nel tempo. Vorrei restare e vivere lì. È stata un’esperienza indimenticabile vedere attraverso così tante fonti come la scienza è cambiata nel corso dei secoli. (Mariana Chirinos)

È stato bello visitare una biblioteca che ha tanti libri antichi che ci aiutano a conoscere di più la scienza e la lingua di un Paese, ad esempio dal cosmo arrivano i nomi della settimana (venere – venerdì). (Janeth Villalobos)

È stata un’esperienza istruttiva che ci ha aperto alla conoscenza di grandi scienziati e scoperte del passato. Il luogo in cui ci siamo recati era un seminario. È stato affascinante vedere come era strutturato ed immaginare come un tempo i giovani sacerdoti potessero passare la loro quotidianità all’interno. Siamo stati guidati alla mostra e ci è stato spiegato come le scoperte a partire da Platone a Newton fossero collegate nella storia e avessero sempre un riferimento alla fede e su alcune ci basiamo ancora oggi. È stata molto interessante la parte del laboratorio, dove in modo semplice, ci hanno reso nella pratica le teorie spiegate in precedenza; questa parte è stata svolta nella biblioteca del seminario, dove sono racchiusi tantissimi manoscritti antichi (alcuni rari) scritti a mano o con le copertine fatte con la pelle. È stato un bel momento, dove ho potuto prendere visione di tanti elementi che fanno parte della nostra quotidianità, come le note musicali, i colori e le forme geometriche, che talvolta non si sa quale sia la vera origine e soprattutto gli studi che ci siano dietro. (Elisa Spagarino)

È stata una bella esperienza vedere la parte laboratoriale della mostra, dove il professore ci ha fatto vedere e spiegato il doppio pendolo e il modellino del sistema solare. (Samanda Dunga)

Sono stato davvero incantato da questo bellissimo luogo che consiglio vivamente di visitare, veramente ricco di cultura da vivere e un vero gioiello nascosto nel nostro bellissimo Piemonte, regione piena di fonti culturali indimenticabili: testi antichi di teologia e filosofia ma anche di scienze naturali, matematica, fisica, etc… è un patrimonio che arricchisce il patrimonio librario piemontese. (Helmi Mlik)

Nella visita fatta al seminario Vescovile insieme con gli altri studenti, sono rimasta sorpresa per l’apertura straordinaria fatta apposta per noi, ma anche perché la mostra è stata illustrata in modo molto dettagliato. La spiegazione iniziava dal Platone e Aristotele a Galileo, di come molte teorie scientifiche antiche siano state superate e altre rimangono il fondamento della nostra matematica. Ho visto un grande lavoro di ricerca per la mostra. In quella biblioteca c’è un lavoro di archiviazione e conservazione di questi beni che sono un patrimonio per le generazioni a  venire. (Nikoleta Prifti )

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