Unione Europea, nuove tasse per i vini e limitazioni commerciali: l’allarme di Confagricoltura
“I contenuti del recente documento della Commissione UE per la modifica della versione 2021 del Beating Cancer Plan (Beca) cioè il Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, sono addirittura peggiorativi rispetto al piano di tre anni fa, già bocciato dall’Europarlamento”. Il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Vino di Confagricoltura, Christian Marchesini, commenta così le proposte contenute nel documento della Commissione fortemente osteggiato dagli operatori che auspicavano un cambio di passo con la nuova legislatura UE.
Era infatti già stato fonte di preoccupazione il documento che 3 anni fa proponeva forti limitazioni al commercio oltre all’introduzione di etichette allarmistiche (i cosiddetti health warnings sui vino come sui pacchetti di sigarette) ma la Commissione afferma di essere al lavoro per introdurre nuove misure più stringenti riguardanti la tassazione – anche per il vino – dei prodotti e la limitazione delle vendite transfrontaliere, l’informazione ai consumatori attraverso l’introduzione di avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche e la regolamentazione della pubblicità degli alcolici.
Infatti, secondo la Commissione, anche la tassazione dell’alcol può contribuire agli obiettivi della politica sanitaria, così come le avvertenze sanitarie sulle etichette delle bottiglie, comprese quelle di vino.
“Per il settore vitivinicolo – precisa Gabriele Baldi, Presidente della Confagricoltura di Asti –, già alle prese con un periodo difficile per la minaccia dei dazi, il calo dei consumi e le forti incertezze sul futuro, un inasprimento delle misure è inaccettabile in questi termini”. “Sia chiaro, non ci opponiamo ai principi ispiratori del Beca, ma il vino è innanzitutto cultura, derivante da pratiche agricole che arricchiscono i territori, elemento fortemente legato al concetto di dieta mediterranea patrimonio dell’umanità, e pertanto non può essere paragonato a una semplice bevanda alcolica”, aggiunge il Direttore della compagine astigiana, Mariagrazia Baravalle. Confagricoltura, insieme all’intera filiera vitivinicola, si appella pertanto agli europarlamentari italiani per riportare ad un livello scientifico e pragmatico le discussioni su un documento che va contro un settore vitale per l’economia italiana ed europea.