Un nuovo Piano di gestione dei rifiuti speciali
Cambia il Piano di gestione dei rifiuti speciali: il Consiglio regionale ha approvato un nuovo testo che, pur confermando gli obiettivi del precedente del 2018, ne individua di più coerenti con l’arco temporale al 2030 e introduce alcune novità.
“Questo piano – osserva l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – si inserisce in un grande disegno di potenziamento dell’economia circolare con la possibilità di usare a questo scopo 36 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale, per i quali si prospetterà nell’arco dell’anno l’apertura di bandi specifici”.
Le principali novità introdotte rispetto alla precedente pianificazione riguardano:
– l’introduzione di un capitolo relativo alla gestione dei fanghi di depurazione delle acque reflue urbane;
– un approfondimento dedicato alla riduzione della produzione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi con specifiche azione da mettere in campo per i prossimi anni;
– una stima sulla necessità di trattamento dei rifiuti speciali al 2030 con una valutazione, puramente indicativa, sul fabbisogno di valorizzazione energetica e di smaltimento in discarica;
– la riduzione di almeno del 5% della la produzione dei rifiuti speciali non pericolosi e di almeno del 10% di quelli pericolosi;
– il conferimento in discarica di una peso non superiore al 5% del totale dei rifiuti speciali prodotti.
Il Piano individua 11 filiere, tra le quali spicca per quantità quella dei rifiuti da costruzione e demolizione e per interesse strategico quella dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Altre filiere comprendono pneumatici fuori uso, olii minerali usati, pile e batterie, rifiuti da imballaggio e sanitari.