Spazio Kor – Sabato 22 febbraio doppio appuntamento
Continua “Voce”, la nuova stagione organizzata da Spazio Kor che fino ad aprile 2025 porterà ad Asti una serie di spettacoli selezionati dalla direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi, con una particolare attenzione all’accessibilità.
Sabato 22 febbraio doppio appuntamento in due location diverse: alle 18.30 alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti per i “Dialoghi a più voce” si tiene l’incontro “La voce nel tempo / La voce nei luoghi”, dialogo tra Claudia Durastanti e Viola Lo Moro.
A partire dal libro “Missitalia” (La nave di Teseo) di Claudia Durastanti, il dialogo si concentrerà sulla possibilità che esiste nella scrittura di raccontare le temporalità delle vite e della Storia, di come i luoghi possono esistere e resistere nelle storture del tempo, del progresso, nei lutti e nelle molte volte in cui viene pronunciata la parola fine. Dalla Basilicata alla luna, dal passato al futuro, la letteratura esiste nelle feritoie delle vite e dei tempi.
Claudia Durastanti (Brooklyn, 1984) è scrittrice e traduttrice dall’inglese. Il suo romanzo d’esordio Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (2010, nuova edizione La nave di Teseo 2020) ha vinto il premio Mondello Giovani. Ha pubblicato A Chloe, per le ragioni sbagliate (2013), Cleopatra va in prigione (2016) e La straniera (La nave di Teseo 2019), finalista al premio Strega, tradotto in più di 25 paesi e tra i migliori libri del 2022 per il “New Yorker”. Ha una rubrica di musica su “Internazionale”. Cura i libri della Tartaruga.
Ingresso libero. I “Dialoghi a più voci” e fanno parte del progetto di rete vincitore del bando “Giovani in biblioteca”, promosso dal Dipartimento Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzato dalla collaborazione tra ISRAT, Biblioteca Astense Giorgio Faletti, Associazione CRAFT ETS, Casa del Teatro 3 – L’Arcoscenico, Vedogiovane Asti, Fondazione Giovanni Goria.
Alle 21 a Spazio Kor va in scena “T/S Caution Construction Area – prima variazione: piano piano forte forte”. Testi Matteo Latino, di e con Dario Salvagnini e Fortunato Leccese, e con Luca Piomponi, contributi vocali Matteo Latino ed Elisa Angelini, occhio esterno Chiara Bersani, cura e diffusione Giulia Traversi, costumi Federica Terracina, con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave / Kilowatt Sansepolcro, ITA); Centro di Residenza dell’Emilia – Romagna “L’arboreto – Teatro Diomora / La corte Ospitale (Rubiera, ITA), Spazio Kor (Asti, ITA), Kollatino Underground, (Roma, ITA), Agriturismo Montesacro (Mattinata, ITA), Spintime Labs Roma (ITA).
Il progetto Teatro Stalla – Caution, Construction Area è intimamente legato alla poetica di Matteo Latino, ma ancor più all’esigenza di elaborare a quasi dieci anni dalla sua scomparsa i temi e le modalità del suo lavoro, in un dialogo continuo tra passato e presente, ricordi e macerie.
Spiegano gli artisti: “In una primissima fase di riscoperta e di ricerca ci siamo imbattuti nel concetto di Eingedenken, tradotto in italiano da Stefano Marchesoni con la parola immemorare (Ernst Bloch- Walter Benjamin “Ricorda-re il futuro – Scritti sull’Eingedenken” a cura di Stefano Marchesoni). Non si tratta semplicemente di un richiamare alla memoria, ma della volontà di sentire il presente attraverso un’esigenza che viene dal passato, svelandone il carattere incompiuto, dunque aperto. La prima variazione prende vita dalle spedizioni e dai ritorni nei luoghi che hanno visto nascere i lavori di Matteo, in primis il Kollatino Underground, spazio sociale romano che è stato casa e fonte d’ispirazione di Infactory e Bambi says fuck, e l’Agriturismo Montesacro a Mattinata in Puglia, dove ha sede il Teatro Stalla, realizzato poco dopo la sua scomparsa; dai ritrovamenti dei materiali, degli oggetti scenici, dei testi inediti e il dialogo scaturito tra queste tracce e i ricordi della nostra personale esperienza di compagni di strada. Siamo partiti da queste tracce, da ciò che è rimasto, da un’assenza, un vuoto, dai nostri buchi, per restituire e soprattutto restituirci un pezzo di un’opera stratificata, di natura rapsodica, dove la parola poetica si fonde con la performance, la techno, il jumpstyle, gli slogan sulle t-shirt, le diapositive vuote, gli ambienti sonori”.
Lo spettacolo è accessibile a persone con disabilità motoria e visiva. È disponibile su richiesta un’audiodescrizione poetica a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello, interpretata da Teresa Priano.
Per spettatori con disabilità visiva è previsto un’ora prima dell’inizio dello spettacolo un tour tattile per scoprire la scena a cura di Giuseppe Comuniello. Prenotazione obbligatoria entro il 14 febbraio scrivendo a accessibilita@spaziokor.it o chiamando il 3278447473.
Info biglietteria: biglietto intero: 10 euro. Ridotto: 8 euro (Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Astense Giorgio Faletti, under 25, over 60), speciale ridotto 5 euro per i soci del Cinecircolo Vertigo. Ridotto Gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone).
Prevendite online su www.webtic.it e alla biglietteria di Spazio Kor da lunedì a venerdì con orario 10-12 e 15-18.
È possibile usare per i pagamenti la Carta del docente e la Carta della cultura e il merito. L’acquisto tramite buono può essere fatto esclusivamente in orario di prevendita nei giorni e orari sopra indicati. Non sarà dunque possibile effettuare acquisti durante l’ora antecedente l’inizio dello spettacolo.
Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 3278447473 (anche Whatsapp).
Maggiori dettagli su www.spaziokor.it