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Ricerca applicata per salvare la Nocciola tonda gentile

Per salvare la coltura della Nocciola tonda gentile dall’attuale situazione di crisi e restituire un adeguato livello di produttività ai noccioleti la strada maestra è la ricerca applicata.

Partendo da questa convinzione la Regione Piemonte ha affidato alla Fondazione Agrion un progetto triennale che mette insieme le migliori competenze scientifiche per dare indicazioni nell’immediato e a più lungo termine su come riportare in equilibrio produttivo i noccioleti, anche intervenendo sulla selezione genetica.

Negli ultimi anni, la produzione di nocciole in Piemonte ha subito infatti un significativo calo del 50%, con punte del 90% nell’Astigiano. Eventi meteorologici estremi, siccità prolungata, piogge persistenti e temperature elevate hanno causato stress idrico e aumento di fitopatie.

A presentare il progetto nella Sala Trasparenza della Regione sono stati l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni e il presidente di Fondazione Agrion Giacomo Ballari. Ha poi portato il suo saluto il presidente Alberto Cirio.Video

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“Dobbiamo affrontare questa emergenza su due fronti – ha affermato Bongioanni – Il primo, tramite attraverso il settore Fitosanitario della Regione, è rendere più flessibile la normativa del disciplinare di difesa integrata per permettere nell’immediato in Piemonte l’uso di agrofarmaci efficaci come nelle altre regioni italiane. Il secondo è avviare questo progetto di ricerca applicata, finanziato per un totale di 750,000 euro in tre anni. La ricerca strategica è indispensabile per la lotta alle specie aliene e ai cambiamenti climatici, anche attraverso il miglioramento genetico. Per questo ho da poco fatto approvare una legge che amplia e innova il perimetro operativo e il mandato di Agrion come fondazione per la ricerca e l’innovazione in agricoltura in Piemonte”.

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