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Nuovo Codice della Strada, multe record in caso di alcol, droga, velocità e uso del cellulare: ecco tutte le novità

Approvato il nuovo Codice della strada: introdotte norme più severe su alcol, droghe, velocità e uso del cellulare alla guida, insieme a disposizioni per Ztl, monopattini e neopatentati: critiche dalle associazioni per la mancanza di misure preventive

Il nuovo Codice della strada è stato ufficialmente approvato e introduce diverse novità, nonché una stretta nei confronti degli utenti della strada. Esso, infatti, prevede sanzioni più severesospensione immediata della patente in diversi casi e maggiore rigore nei confronti di chi utilizza il cellulare alla guida, guida sotto l’effetto di alcol o droghe o supera i limiti di velocità. A queste misure si aggiungono nuove disposizioni per monopattini, autovelox, zone a traffico limitato (Ztl) e neopatentati.
La finalità del d.d.l., composto da 36 articoli, è quella di migliorare la sicurezza sulle strade. Le nuove norme entrano in vigore immediatamente, mentre l’art. 35 assegna al governo il compito di riformare completamente il Codice della strada entro un anno, con particolare attenzione alle questioni relative alla motorizzazione e alla circolazione.
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, durante il voto finale al Senato, ha dichiarato: “Più sicurezza e prevenzione sulle nostre strade con un obiettivo: ridurre le stragi sulle strade italiane”. Secondo il ministro, il nuovo codice rappresenta il risultato di un lungo confronto, durato oltre un anno, con associazioni, enti locali, esperti del settore e operatori dell’automotive.

Tuttavia, forte è stata la protesta, all’esterno di Palazzo Madama, da parte dei numerosi rappresentanti di associazioni di familiari delle vittime della strada, che hanno definito il nuovo Codice come il “codice della strage”. In particolare, la contestazione attiene all’approccio delle nuove norme, che, secondo le proteste, sarebbero maggiormente orientate alla repressione di comportamenti illeciti dopo che gli incidenti si siano verificati piuttosto che alla prevenzione delle cause principali degli stessi, come – ad esempio – l’eccessiva velocità e la distrazione alla guida. Hanno inoltre avviato una petizione online, rivolta al governo e al Parlamento, per scrivere insieme una riforma più incisiva.

Passiamo, quindi, in rassegna le novità introdotte dalla riforma e gli effetti di queste ultime.

Per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, le pene sono più severe. In caso di positività ai test per sostanze stupefacenti o psicotrope, la revoca della patente sarà automatica e la sospensione durerà tre anni, senza necessità di accertare la presenza di alterazioni psicofisiche.
Per i conducenti con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro sono previste sanzioni da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi. Se il valore sale a 1,5 grammi, scattano l’arresto fino a sei mesi, sanzioni da 800 a 3.200 euro e il ritiro della patente fino a un anno.
Oltre questa soglia, le pene includono l’arresto fino a un anno, sanzioni fino a 6.000 euro e la sospensione della patente fino a due anni. Per i recidivi sarà obbligatorio l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione del veicolo in caso di consumo di alcol.

Anche l’uso del cellulare alla guida comporta sanzioni più dure. Le sanzioni pecuniarie vanno da 250 a 1.000 euro e, per chi possiede almeno 10 punti sulla patente, scatta la sospensione automatica per una settimana. Se i punti sono meno di 10, la sospensione aumenta a 15 giorni. In caso di recidiva, la sanzione arriva fino a 1.400 euro, con sospensione della patente per tre mesi e una decurtazione tra 8 e 10 punti. Inoltre, se l’uso del cellulare causa un incidente, i tempi di sospensione della patente raddoppiano.

Sono previste sanzioni anche per chi abbandona animali sulla strada: se tale comportamento causa un incidente mortale, si rischiano fino a sette anni di carcere.

Per le violazioni nelle Ztl o nelle isole pedonali registrate nello stesso giorno, sarà applicata una sola sanzione al giorno. Nuove Ztl potranno essere create nelle aree Unesco al di fuori dei centri urbani, ma l’approvazione sarà vincolata al parere dei prefetti. Le Zone 30, invece, saranno consentite solo in presenza di specifiche condizioni.
Chi parcheggia in spazi riservati a persone con disabilità senza autorizzazione rischia sanzioni fino a 990 euro, così come chi ostacola rampe o scivoli per l’accesso alla carreggiata.

In caso di eccesso di velocità, le sanzioni arrivano a 3.300 euro. Per chi supera i limiti di oltre 10 km/h, le sanzioni vanno da 173 a 694 euro. Se l’infrazione è compresa tra 40 e 60 km/h, le sanzioni salgono da un minimo di 543 a un massimo di 2.170 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi. Per velocità superiori ai 60 km/h, la sanzione varia tra 845 e 3.382 euro, con sospensione fino a un anno.
Gli autovelox dovranno essere tarati e verificati regolarmente. Se più violazioni sono rilevate nello stesso tratto e nella stessa ora, sarà applicata un’unica sanzione, aumentata di un terzo.

Per i neopatentati, restano in vigore i limiti attuali: tasso alcolemico pari a zero per i primi tre anni. Tuttavia, chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, prima di ottenere la patente e con un’età inferiore ai 21 anni, non potrà conseguire il documento fino ai 24 anni. Inoltre, il divieto di guida di veicoli con potenza superiore a 75 kilowatt per tonnellata sarà esteso a tre anni.
La riforma poi introduce, tra le guide obbligatorie per l’esame pratico, anche quelle in autostrada e di notte.

Infine, alcune novità riguardano anche bici e monopattini. Per questi ultimi, saranno obbligatori targa, casco, assicurazione e non potranno uscire dai centri urbani. La circolazione su piste ciclabili e isole pedonali rimane vietata.
Anche le corsie urbane non appositamente attrezzate potranno essere trasformate in corsie ciclabili, semplicemente installando un cartello. Sorpassare una bicicletta richiederà una distanza minima di 1,50 metri. Tuttavia, non è stato introdotto l’obbligo per i camion di dotarsi di sensori per rilevare la presenza di ciclisti, pedoni o motociclisti nell’angolo cieco.

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