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La Filiera Corta del Piemonte prende forma

I prodotti dell’agroalimentare piemontese sono sempre più celebrati e apprezzati per qualità e prelibatezza. Ma non sempre è facile reperirli vicino a casa. E meno ancora vengono remunerati in modo adeguato i produttori, troppo spesso penalizzati dai passaggi intermedi e dalle condizioni imposte dal mercato. È per affrontare e risolvere queste contraddizioni che sta prendendo forma il progetto della Filiera Corta del Piemonte, presentato a TerraMadre Salone del Gusto dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni.

«La Filiera Corta del Piemonte – ha illustrato Bongioanni – nasce per valorizzare le produzioni agroalimentari d’eccellenza piemontesi, quelle che identificano i nostri territori, riconoscendo ai produttori il giusto valore e portandole ai consumatori attraverso il commercio di vicinato che è in sofferenza, i mercati di tradizione, la grande ristorazione con i nostri chef ambasciatori della piemontesità». Ma Filiera Corta non vuol dire respiro corto e soli mercati di prossimità: «Sono sommerso dalle richieste di mercati come Cina, Filippine e Corea del Sud che vogliono i nostri prodotti e ci chiedono cibi di alta qualità, non necessariamente Igp o Doc ma comunque certificati nella loro tracciabilità. È un percorso in cui la Filiera Corta può essere lo strumento chiave: ne discuteremo subito al Tavolo Verde assieme alle associazioni datoriali e alle cooperative».

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