Cultura e Spettacolo

In punta di Tango, omaggio ad Astor Piazzolla

Dopo C’era una volta il cinema, primo appuntamento della rassegna Musicalmen…The’,  che si è tenuto lo scorso 15 febbraio presso la cartolibreria Joy & Joy, via Cavour 32a, questo sabato, primo marzo, alle ore 16,30, si terrà il secondo appuntamento, “In punta di tango”,dedicato ad Astor Piazzolla, un viaggio, parole e musica, alla scoperta del rivoluzionario del tango.

Troppo semplice classificarlo come un genere musicale, il tango è musica, danza, prosa, poesia, è un simbolo, una bandiera, una manera de vivir.

Astor Piazzolla (Mar del Plata, Argentina, 1921-Buenos Aires, 1992) ha passato buona parte della sua vita a ripudiare il tango tradizionale, non per la sua musica, ma per le sue origini, era un genere nato e praticato nei bassifondi di Buenos Aires, e lo ha rivoluzionato, elevandolo a musica seria, colta, da concerto.

“Io non ho niente a che vedere col tango. La musica che faccio è quella della Buenos Aires di oggi. Qui non ci sono gauchos e neanche struzzi, né tantomeno furfanti ad ogni angolo di strada, niente giocatori d’azzardo o donne di facili costumi, niente lame di coltello che sfavillano al chiaro di luna, niente lunfardo, ma soprattutto niente ballerini”

Le origini di Piazzolla affondano in Italia, famiglia pugliese emigrata in Argentina.

“Il tango è un pensiero triste che si balla” Enrique Santos Discepolo. E Piazzolla ha messo un calore tutto mediterraneo nel malinconico ballo.

Fin da subito ha voluto creare un proprio stile. È stato il padre, appassionato di musica, ad avvicinarlo al tango. Col bandoneòn che gli regalò, a soli 11 anni Astor compose il suo primo tango. Era però molto più interessato al jazz, in particolare a George Gershwin, che aveva saputo unire musica colta e popolare, e alla musica classica, e col suo Tango Nuevo è riuscito a fondere questi tre generi musicali. Non solo, introduce strumenti nuovi, mai utilizzati prima di allora, come il basso elettrico, la batteria, la chitarra elettrica, l’organo Hammond, la marimba.

Compositore estremamente prolifico, più di tremila composizioni, non solo tanghi, musica classica, sinfonica, colonne sonore.

Nessuno meglio di Piazzolla può rivendicare lo statuto di sradicato. Diventato adulto a New York, bandoneista a Little Italy, studi musicali a Parigi, straniero in patria.

Definito”l’assassino del tango”,ma è proprio grazie a lui che questo genere musicale, dalle sale da ballo di Buenos Aires, è arrivato alle sale da concerto più prestigiose del mondo e oggi la sua fama ha superato quella dello stesso ballo e l’ideatore del Tango Nuevo è rivendicato dalla classica, dal jazz, dalla musica etnica, la sua musica è diventata universale e grazie a lui il Tango ha raggiunto ogni angolo del pianeta.

“La storia è una rassegna di rivoluzioni”Saul Alinsky, attivista e scrittore statunitense. E quella di Piazzolla per la storia del tango è stata la definitiva!

La personalità di Piazzolla verrà raccontata attraverso un dialogo tra Lucia Portioli ed Ernesta Aufiero.

Programma

Por una cabeza, Carlos Gardel(1935)

Milonga del Angel(1965)

Primavera, Antonio Vivaldi (1725)

Cuatro estaciones portenas(1965-1970)

La mia libertà, poesia di Horacio Ferrer(1990) 

Libertango(1974)

Oblivion(1982)

Il programma verrà presentato da Michele Cascioli, Lucia Portioli e Susi Sacco, che hanno preparato i commenti alle varie composizioni.

Inoltre verrà letta la poesia “Un tango nel buio”della scrittrice astigiana (Grana)Marisa Truffa, che ha già stata premiata in diversi concorsi letterari.

“Sto lavorando” spiega Ernesta Aufiero”per creare una vera e propria rassegna dedicata al mondo del tango. Ho già avuto modo di collaborare coi ballerini Andrea Povero e Silvia Bella dell’Astintango, e sto cercando ad Asti un locale più ampio, in cui vi sia spazio anche per i ballerini”

L’ingresso è a offerta libera. Al termine verrà offerto il thè coi pasticcini. Data la capienza della sala, si prega di prenotare: ernesta.aufiero@gmail.com, 3490940705. Arrivederci al 15 marzo con”1685: Bach, Haendel, Scarlatti, tre grandi a confronto”, sempre presso Joy & Joy

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