Il Tempo che ci Vuole di Francesca Comencini
Qualche settimana fa, ho ricevuto un biglietto per il cinema a Torino. Avevo deciso di andare da sola per godermi l’esperienza immersiva di vedere un film e riflettere sui miei pensieri, pur essendo circondata da altre persone. Scorrendo i titoli nei cinema della città, sono stata attirata dalla locandina di “Il Tempo che ci Vuole”, che mi ha trasmesso subito una sensazione intensa, quasi come se mi dicesse di sceglierla.
Un’Esperienza Emozionante al Cinema
Dopo una lunga giornata di lavoro, sono corsa a Torino, sperando di arrivare in tempo per la proiezione. Appena giunta, ho notato un dettaglio inaspettato: un piccolo foglio appeso alla locandina annunciava un incontro con la regista dopo la proiezione. Con grande emozione, sono entrata in sala, impaziente di scoprire il film e ascoltare la regista stessa.
Il Tempo che ci Vuole: Un Racconto Autobiografico
Il film, diretto da Francesca Comencini, è un racconto autobiografico che esplora il suo complesso rapporto con il padre, un famoso regista italiano, autore di opere come Pinocchio, Bread Love and Dreams, Heidi e molti altri. La prima parte del film ci mostra una giovane Francesca che vaga sui set del padre, immersa nella magia e nella confusione che solo un bambino riesce a cogliere.
Uno dei momenti più suggestivi è quando il padre parla della “luce a cavallo”, un istante particolare del giorno in cui la luce diventa morbida, calda e avvolgente. Per la piccola Francesca, questa luce sembrava portata da un cavallo che, però, non arrivava mai.
Un Viaggio di Crescita e Rinascita
Con il progredire della trama, la luce cambia, diventando più fredda e cupa. Francesca, ora adolescente, si confronta con il senso di fallimento e le tensioni della situazione politica italiana durante gli anni delle Brigate Rosse e il rapimento di Aldo Moro. Attraversa un periodo difficile, segnato da droghe e sofferenza, fino a quando il padre prende la decisione di lasciare Roma.
Da quel momento inizia una lenta ma significativa rinascita del loro rapporto. Francesca ritrova la forza per inseguire i suoi sogni e gli obiettivi che si era posta.
Il Messaggio del Film
“Il Tempo che ci Vuole” celebra i fallimenti non come una fine, ma come un punto di partenza per riprendere il cammino con più forza. Le difficoltà possono sembrare insormontabili, ma una volta superate, si acquista una nuova consapevolezza: quella del coraggio che ci hanno dato e della gratitudine che emerge per averci permesso di arrivare dove siamo oggi.
Se anche voi vi sentite in un momento di smarrimento, indecisi sulla strada da prendere, “Il Tempo che ci Vuole” di Francesca Comencini è il film perfetto per ritrovare ispirazione e forza.
