Il paesaggio si fa teatro. Il teatro diventa paesaggio
Il festival “Paesaggi e oltre. Teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO” promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato è giunto questa estate alla 23° edizione consecutiva, con una lunga storia di esperienze di rilievo regionale e nazionale, che attirano ogni anno sempre più pubblico e turisti.
Un palco sulle nostre colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità da cui guardare oltre.
Martedì scorso a Montegrosso d’Asti nella sala consiliare si è svolta la conferenza stampa di chiusura, a cui hanno presenziato e sono intervenuti gli amministratori della Comunità Collinare, dei Comuni di Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Montegrosso d’Asti, il direttore Bruno Bertero dell’Ente Turismo LMR e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, giornalisti, rappresentanti dei finanziatori, addetti ai lavori.
Sono stati illustrati i dati e risultati del programma che si è svolto questa estate, con la premiazione degli spettatori che hanno raccolto più timbri sui loro passaporti del festival e brindisi finale offerto dall’amministrazione di Montegrosso.
Ha impreziosito l’incontro la cantante attrice Chiara Buratti, che nell’atmosfera molto conviviale e intima del “salotto” della sala consigliare ha cantato alcune canzoni d’autore accompagnata alla chitarra da Paolo Penna, con un emozionante omaggio iniziale a Giorgio Faletti con “L’assurdo mestiere”.
Il festival è stato promosso dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato, con la consolidata direzione artistica e organizzativa di Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi.
Si è realizzato con il contributo di Regione Piemonte e Fondazione C.R. Asti, il patrocinio dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato UNESCO, la collaborazione dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, sponsor la Banca di Asti.
E’ stato anche per questa edizione un programma all’aperto, fuori dai teatri, per valorizzare il patrimonio architettonico di valore storico nelle sue tappe/luoghi.
Prove e narrazioni d’artista per tutti i pubblici, creazioni apposite per i luoghi ospitanti, con otto appuntamenti nel paesaggio che si sono svolti tra il 31 luglio e 2 settembre.
La programmazione si sviluppa ogni anno nel cuore dell’estate, con più appuntamenti a Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Montegrosso d’Asti e nelle frazioni.
Il presidente Carlo Mancuso ha ringraziato i presenti, i finanziatori, i colleghi sindaci e amministratori, la direzione artistica, i giornalisti e ha sottolineato il successo del programma e la volontà di proseguire il festival in futuro, valutando un allargamento del territorio.
Bruno Bertero ha rimarcato quanto l’Ente Turismo e l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli sostengano sempre e prontamente iniziative che contribuiscono a ricostruire le comunità e le tradizioni del nostro territorio, e “Paesaggi e oltre” con il suo format che valorizza il paesaggio vitivinicolo patrimonio dell’umanità è una di queste. “In tal modo è possibile mantenere l’identità di un territorio. La capacità di conservare le tradizioni è al tempo stesso cultura e turismo.”
Massimo Barbero ha ringraziato la Comunità Collinare, che investe con risorse proprie ogni anno nella cultura per il territorio attirando un vasto pubblico e interesse anche turistico; è il più longevo festival organizzato e promosso da un’unione di Comuni di rilievo regionale e nazionale. Inoltre catalizza risorse di finanziatori esterni e consolida una rete di soggetti.
Ha ringraziato il personale degli uffici e della Comunità Collinare che hanno collaborato molto alla realizzazione del progetto. Ha poi dedicato un pensiero a Ivo Biancotto, ex Sindaco di Coazzolo e tra i più appassionati promotori del festival, scomparso recentemente.
Straordinari i dati sul pubblico che ha partecipato al festival: oltre 1100 spettatori, di cui circa 900 prenotati. Dalle presenze e contatti è stato possibile fare una mappatura dei partecipanti: circa il 28% da Asti, il 39% da oltre 30 paesi di tutto l’astigiano di cui il 13% dall’area comunità collinare e il 7% dalla zona di Canelli. Il programma ha mosso il 12% di spettatori da Alba, albese e cuneese, il 10% da Alessandria e l’alessandrino, il 9% da Torino e dal torinese. Da rimarcare anche la partecipazione da Genova, Milano e dalla Lombardia.
Gli incassi sono stati circa 8000 euro.
Tra gli spettacoli più visti: la grande apertura a Castagnole delle Lanze con il noto attore e narratore Giuseppe Cederna (220 spettatori), la “Mandragola” di chiusura con Stivalaccio Teatro (200) che in questi giorni hanno ricevuto la nomination al Premio Ubu per il loro originale percorso di rivitalizzazione e reinvenzione della tradizione della Commedia dell’Arte e delle forme popolari del teatro, il teatro canzone a Montegrosso d’Asti con “Rosso Milva” con Daniela Placci (160), il ritorno di Luigi D’Elia a Coazzolo (150).
Particolarmente apprezzati la proposta di danza contemporanea in natura con CIFRA danzateatro, il nuovo spettacolo di casa degli alfieri “Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”.
Tra i luoghi nuovi toccati dal festival: a Castagnole Lanze la panoramica piazza Balbo e il rinnovato Belvedere del Municipio, a Montegrosso d’Asti il B&B Sotto La Vigna e il giardino parrocchiale nella frazione Vallumida.
Ci sono state ad ogni appuntamento degustazioni e racconto dei vini del territorio.
Tra i partecipanti gli spettatori che nell’ultima edizione hanno raccolto più timbri con il passaporto #paesaggieoltre e hanno partecipato a tutti gli appuntamenti in programma: Flavio Veiluva, Michelangela Gerbo, Nadia Ravazza, Roselda Giovine, Andrea Brusadelli. Particolari menzioni anche a Paola Revello, Sergio Conte, Ombretta Barolo, Silva Cocito, Renato Meinardi, Anna Olmi e Silvana Maccagno e Alessia Ghi. Sono stati invitati sul palco per raccontare la loro esperienza. Loro saranno coinvolti con eventi speciali per il prossimo festival.