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Il circuito delle Fiere del tartufo in Monferrato

Dal 6 ottobre al 24 novembre le colline del Monferrato diventeranno il cuore pulsante del Tartufo Bianco Pregiato.

Saranno cinque i Comuni sede di Fiera nazionale che si sono messi in rete sotto l’egida del Gal Basso Monferrato Astigiano con il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte per valorizzare quello che rappresenta un prodotto di grande importanza in un’area vocate alla raccolta del tartufo bianco pregiato: Montiglio Monferrato, Moncalvo, Montechiaro d’Asti, San Damiano d’Asti e Murisengo. Fiere che andranno a promuovere l’enogastronomia locale, ma anche un vasto territorio, la sua cultura, il suo patrimonio artistico,

La presentazione del calendario di appuntamenti è avvenuta al Grattacielo Piemonte, alla presenza degli assessori regionali agli Enti Locali Enrico Bussalino, alla Cultura Marina Chiarelli e alla Tartuficoltura Marco Gallo. Presenti anche Mario Sacco, presidente del Gal Basso Monferrato Astigiano, e Mariano Rabino, presidente dell’Atl Langhe, Monferrato e Roero.

L’assessore Gallo ha sottolineato l’importanza del gioco di squadra: “Unire gli sforzi, fare sistema è la strada giusta per migliorare i già buoni risultati che il Monferrato ha saputo ottenere costruendo una stagione evento attorno al tartufo, un prodotto simbolo di tutto il Piemonte che la Regione intende sempre di più valorizzare contribuendo anche a una destagionalizzazione. E in questa nuova sfida sarà più che mai deciso il contributo dei Comuni, per dar forma a nuovi appuntamenti attorno ai quali far crescere l’attenzione dei turisti e in primis dei gourmet. La Regione è pronta a fare la sua parte sia con le risorse per valorizzare il tartufo e il sistema fiera, stabili attorno ai 200.000 euro l’anno, sia con la promozione per mezzo di attraverso VisitPiemonte. Lavoriamo anche per promuovere nuove tartufai, difendere le piante tartufigine e dedicare un’attenzione particolare all’emergenza climatica, che tocca anche il mondo del tartufo. Ricorrere alla ricerca scientifica per proteggere la produzione è sicuramente un punto da non trascurare”.”

“Sono fermamente convinto – ha dichiarato l’assessore Bussalino – che il rilancio e la valorizzazione dei nostri territori debbano partire dai piccoli Comuni, veri custodi di tradizioni, culture e identità uniche. Questi luoghi rappresentano il cuore pulsante del Piemonte, ed è nostro dovere sostenere il loro sviluppo. Attraverso una collaborazione stretta e continua tra istituzioni locali e regionali possiamo costruire reti solide che valorizzino le eccellenze locali. Iniziative come questa dimostrano quanto sia efficace fare sistema per promuovere il territorio”.

L’assessore Chiarelli ha sostenuto che “la politica regionale è di investire su eventi che generano due dividendi: uno culturale e uno economico. Due gambe su cui camminano i progetti sostenibili capaci di fare scuola anche a livello nazionale e internazionale. Le eccellenze gastronomiche, come il tartufo bianco, e quelle enologiche, come i vini delle nostre colline, ci insegnano che insieme possiamo trasformare le nostre unicità in grandi opportunità di sviluppo economico, turistico e culturale”.Video

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Il “Circuito del Monferrato”

Si parte da Montiglio, il paese dei castelli, delle pievi e delle meridiane, con un doppio appuntamento: le domeniche 6 e 13 ottobre. E per l’occasione organizza “Le littorine del Tartufo”: da Torino, Santhià, Biella, Asti, Chivasso e Cavagnolo sarà possibile raggiungere il paese a bordo degli storici autobus su rotaia.

Seconda tappa a Moncalvo che festeggia le settanta edizioni della Fiera – anche se documenti del Comune fanno risalire le prime compravendite di tartufi a tre secoli e mezzo fa – aggiungendo un giorno al programma delle due domeniche di fine ottobre (20 e 27): il 26 ottobre, subito ribattezzato “il sabato del villaggio”.

La prima domenica di novembre il Circuito approda a Montechiaro d’Asti con l’evento concentrato in un’unica giornata secondo un mix che mette insieme corteo storico e sketch comici, musica e altro ancora in una formula rinnovata.

Quarta tappa – sempre nel primo weekend di novembre – a San Damiano d’Asti dove nei due giorni della Fiera spicca il “bosco in piazza”: fedele ricostruzione di un’area boschiva nel centro città dove vengono organizzati turni di cerca simulata del tartufo, per la gioia dei turisti.

Chiusura a Murisengo, che nelle domeniche 10 e 17 novembre celebra la sua definizione di “Terra del tartufo” con la formula dell’«essenziale di qualità». A cominciare dalla selezione rigorosa dei tartufi a cura del Centro nazionale studi di Alba. E poi la tartufaia didattica per saperne di più su questo tubero.