Cultura e Spettacolo

HENRI CARTIER-BRESSON E L’ITALIA

Un percorso tra 160 scatti e materiale d’archivi, da cui emerge uno straordinario spaccato del nostro paese firmato dal fotografo definito l’occhio del secolo.

Realizzata in collaborazione con la Fondation Henri Cartier – Bresson di Parigi, l’esposizione si focalizza su i momenti cruciali della carriera del fotografo a partire dagli anni Trenta.

Nel 1932, Cartier – Bresson visita l’Italia per la prima volta, definendo alcune tematiche che caratterizzeranno tutta la sua produzione come la straordinaria gestione dello spazio dell’immagine, il rapporto tra realtà e finzione, la capacità di cogliere l’istante. Al suo ritorno in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, in qualità di fotoreporter, realizza servizi per diverse testate internazionali che documentano non solo il disagio e le criticità del contesto sociale meridionale, ma anche le straordinarie tradizioni e le novità introdotte dalla riforma agraria. 

Nello stesso periodo si sposta tra Roma, Napoli e Venezia , fotografando la vita quotidiana delle città e ritraendo gli intellettuali dell’epoca.

Infine, si giunge agli anni Settanta , durante i quali Cartier – Bresson si focalizza sul rapporto tra uomo e macchina e sull’industrializzazione in particolare del Sud del Paese: sono di quegli anni i servizi sullo stabilimento Olivetti di Pozzuoli e su quello dell’ Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco.

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