Come guidare “in prestito” senza rischiare di prendere multe!
La condivisione di un’auto con un amico o un familiare può comportare problemi economici e legali se le parti coinvolgono escono dai binari delle regole in vigore. Il comodato d’uso, previsto dal Codice della Strada, è la soluzione per chi utilizza regolarmente un’auto intestata a qualcun altro. Detto in termini pratici, se la durata è superiore al tetto di 30 giorni. Questo accordo formale, se debitamente registrato, permette di guidare in serenità ovvero di evitare le pesanti sanzioni previste dalla normativa in vigore.
Il comodato d’uso è un contratto che autorizza una persona a utilizzare un veicolo di proprietà altrui per un periodo definito o indefinito. Si tratta di un accordo scritto, che deve essere formalizzato negli uffici della Motorizzazione Civile per diventare valido. Questo strumento è pensato per situazioni in cui l’uso dell’auto non è occasionale, ma regolare e continuativo. Gli esempi non mancato: pensiamo al caso di condivisioni familiari, di lavoro o anche tra amici.
Il comodato d’uso si rivela infatti strategico per le famiglie, dove un unico veicolo può essere condiviso tra più persone, e per le aziende, che spesso mettono a disposizione dei dipendenti auto aziendali per uso personale. Anche i professionisti e i lavoratori autonomi possono trarre vantaggio da questa formula, soprattutto quando utilizzano un veicolo intestato a un cliente o un collaboratore.
Uno degli elementi più flessibili di questa normativa è la possibilità di stabilire una durata personalizzata per il comodato. L’accordo può essere a tempo determinato o indeterminato, per utilizzi temporanei a soluzioni a lungo termine, in base alle esigenze delle parti coinvolte.
Per formalizzare il comodato d’uso, il conducente e il proprietario del veicolo devono presentare una richiesta formale compilando il modulo TT2119 e allegando una dichiarazione firmata dal proprietario. Solo questa procedura assicura che l’uso dell’auto sia documentato e che le responsabilità siano nella gestione del veicolo o nel caso di un incidente, siano attribuite.
Un aspetto da conoscere riguarda la copertura assicurativa. Quando un veicolo è utilizzato da un conducente diverso dal proprietario, le condizioni della polizza assicurativa possono cambiare. La registrazione del comodato d’uso fornisce una base legale per aggiornare l’assicurazione e garantire che la copertura sia valida anche per il conducente designato.
In buona sostanza è indispensabile verificare in autonomia o con la propria compagnia assicurativa le condizioni sottoscritte. Pensiamo ad esempio alla guida esclusiva da parte del proprietario. In questo caso si rende necessario l’aggiornamento del contratto stipulato oppure l’inutilità di sottoscrivere un contratto di comodato d’uso.
Un aspetto da conoscere riguarda la copertura assicurativa. Quando un veicolo è utilizzato da un conducente diverso dal proprietario, le condizioni della polizza assicurativa possono cambiare. La registrazione del comodato d’uso fornisce una base legale per aggiornare l’assicurazione e garantire che la copertura sia valida anche per il conducente designato.
In buona sostanza è indispensabile verificare in autonomia o con la propria compagnia assicurativa le condizioni sottoscritte. Pensiamo ad esempio alla guida esclusiva da parte del proprietario. In questo caso si rende necessario l’aggiornamento del contratto stipulato oppure l’inutilità di sottoscrivere un contratto di comodato d’uso.