Arte e Fascismo, la “lectio” di Vittorio Sgarbi al Teatro Alessandrino
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Appuntamento con l’arte e con la storia domenica 6 aprile al Teatro Alessandrino di Via Verdi 12, ad Alessandria: in scena Vittorio Sgarbi con “Arte e Fascismo”.
Una lectio appassionata sull’arte che è più forte di qualsiasi regime, e che rappresenta da sempre la sfida più libera alle derive del potere. Vittorio Sgarbi racconta come mai prima d’ora l’arte durante il fascismo: vent’anni di grandi maestri e capolavori nascosti che Sgarbi recupera dall’oblio distinguendo gli artisti dalla tragica parabola politica che li ha accompagnati. ““Il fascismo – spiega Sgarbi – è l’opposto dell’arte, ma non c’è arte che il fascismo possa limitare. l’artista può fare qualunque cosa che il potere gli chieda, ma la sua idea sarà sempre più forte di quel potere.”
Un ventennio, vent’anni nel Novecento, dalla marcia su Roma nell’ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale.
Gli stessi anni, nell’arte sono il tempo dei valori plastici, di gruppi di artisti che si raccolgono attorno a Margherita Sarfatti.
Sgarbi distingue l’espressione artistica dal potere, salva dall’oblio la grande stagione dell’architettura e della grafica: parla di de Chirico, Morandi, Martini, Depero, Guidi, Poisimani, Ponzi e Wildt. Il tutto già rappresentato nel suo libro, per capire chi siamo stati, come siamo stati, un crocevia di dimenticanze e rimozioni che ha reso difficile la ricostruzione dello stato dell’arte, per fare emergere la verità storica e far capire a quale storia apparteniamo.
Evento organizzato da Palcoscenico. Info 0131347118 – 3206995213 – Biglietti disponibili su Ticketone e Teatro Alessandrino