Compie un anno l’ambulatorio di cure gratuite della Diocesi di Asti “Fratelli Tutti”
L’Ambulatorio di cure gratuite “Fratelli Tutti” celebra il suo primo anniversario: inaugurato il 20 novembre 2023 ad Asti, alla presenza del cardinal Matteo Maria Zuppi, rappresenta una risposta concreta all’invito di papa Francesco durante la sua visita nelle terre d’origine dei suoi avi, nel novembre 2022.
Promosso dalla Diocesi di Asti attraverso la Pastorale della Salute, questo presidio di cura è nato con una missione chiara: accogliere, includere e offrire sostegno ai più deboli e ai più fragili. Già il nome, “Fratelli Tutti”, richiama un messaggio universale di fratellanza e solidarietà.
“Nella Giornata Mondiale del Volontariato, felice coincidenza – dice il Vescovo di Asti, monsignor Marco Prastaro – è significativo segnalare il valore di un’opera “segno” dell’impegno gratuito di tante persone che condividono competenze e fatica per il bene dei bisognosi, ma che al contempo fanno, ogni giorno, esperienza del limite delle possibilità del presidio e del fatto che certamente non è un ambulatorio come il nostro che può risolvere i problemi della sanità”.
“Sono contento – prosegue il Vescovo – del fatto che l’ambulatorio diventi sempre più di tutti e per tutti, rendendo concreta e tangibile l’attenzione della nostra comunità verso chi, per condizioni di estrema indigenza e fragilità, fa fatica perfino ad accedere al servizio pubblico nazionale”.
“Sono, per questo, molto riconoscente verso tutti coloro che, con il proprio servizio donato a titolo gratuito, rendono possibile questo segno di carità” conclude Mons. Prastaro invitando a leggere con attenzione i significativi risultati raggiunti in questi primi mesi di attività.
In un solo anno, l’Ambulatorio si è affermato come una realtà concreta e preziosa, basata esclusivamente sul volontariato: medici, infermieri, farmacisti, operatori sociosanitari e amministrativi mettono a disposizione tempo e competenze gratuitamente, per aiutare chi è più in difficoltà. Ed è ormai un presidio integrato anche nel sistema della sanità locale: a inizio anno è stata infatti stilata una convenzione con l’ASL di Asti nella quale l’Azienda sanitaria ha “confermato la disponibilità a sostenere l’iniziativa della Diocesi di Asti, consentendo l’adesione – nel rispetto delle normative in atto – da parte dei propri dipendenti che intendano rendersi disponibili a operare presso l’Ambulatorio “Fratelli Tutti”, riconoscendo in tale attività una misura utile a contribuire alla riduzione delle liste di attesa”.
La segreteria è attiva presso l’ambulatorio “Fratelli Tutti” (in presenza e/o tramite reperibilità telefonica) dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30, dal lunedì al venerdì, festività escluse, anche se non ci sono visite programmate; ciò consente di fornire informazioni e indicazioni a chi si rivolge fisicamente in via Giobert 56, in maniera autonoma e senza aver effettuato l’accesso ai Centri di ascolto.
Il martedì e il mercoledì al mattino, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 (festività escluse), sono sempre presenti in ambulatorio il personale di accoglienza/segreteria, l’infermiere e il medico di medicina/chirurgia generale; in questi giorni vengono accolti sia gli utenti provenienti dai Centri di ascolto regolarmente prenotati che le persone che si presentano senza prenotazione richiedendo informazioni e indicazioni di carattere sanitario.
Per accedere all’Ambulatorio Fratelli Tutti è necessario fare riferimento ai Centri di ascolto di Caritas, ai Servizi Sociali del Comune di Asti o ai Patronati/CAF (con i quali si stanno già stilando apposite convenzioni) che possono verificare l’ISEE, che deve essere uguale o inferiore a 9.000 euro per visite, erogazione farmaci, occhiali e valutazioni apparato dentario. Per chi ha un ISEE uguale o inferiore a 12.000 euro è prevista erogazione di visite specialistiche a partire da dicembre 2024.
“Fratelli Tutti – commentò papa Francesco quando fu messo al corrente dell’iniziativa – è l’espressione che avete scelto come nome per il nuovo Ambulatorio destinato alle persone più svantaggiate – ha commentato il pontefice – “Fratelli Tutti” vuol dire che lì, in quell’ambiente, la famiglia la formeranno le persone che saranno curate insieme ai medici, agli infermieri e a tutti gli altri volontari che lavoreranno. Una famiglia per questo lavoro di curare i malati. E così nella città, nei paesi, nelle parrocchie, la parola “fraternità” non è solo un bel modo di dire, un ideale per sognatori, ma ha un fondamento”.
IL PROFILO DEI PAZIENTI – Ad accedere a “Fratelli Tutti” sono per la maggior parte pazienti di nazionalità italiana (55,6%) e, in percentuale assoluta, hanno più necessità di assistenza e cura le donne. Gli altri assistiti provengono principalmente da Albania (7%), Marocco (7%) e Ucraina (4,3%), ma sono state prese in carico persone provenienti da Armenia, Bangladesh, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Cile, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Estonia, Francia, Gambia, Germania, Moldavia, Pakistan, Perù, Romania, Sudan, Senegal, Tunisia, Turchia, Ungheria e Venezuela.
L’età media degli utenti è pari a 48 anni per gli uomini e 45 anni per le donne. Sono in carico all’ambulatorio anche 13 minorenni, di cui 7 femmine e 6 maschi.
Dall’estate sono giunti all’ambulatorio, grazie alla convenzione con il Comune di Asti, settore Politiche Sociali, anche soggetti senza fissa dimora, afferenti alla mensa sociale, al dormitorio maschile ospitato nei locali dell’ex seminario diocesano di Asti (circa il 7% degli utenti).
La maggior parte delle persone che sono state prese in carico da “Fratelli Tutti” giungono per segnalazione dei centri Caritas (90% degli assistiti) e in particolare, dal Centro di Ascolto Diocesano, dai CDA di San Pietro, San Domenico, N.S. di Lourdes, San Secondo, Santa Caterina e Sacro Cuore per Asti città, mentre per quanto riguarda i CDA diffusi sul territorio le richieste di cura e assistenza provengono da Villafranca e Villanova d’Asti.
Il 4% degli assistiti giunge a “Fratelli Tutti” su indicazione di Migrantes, mentre il 2,6% di utenza è stato indirizzato all’Ambulatorio dalla San Vincenzo de Paoli del Don Bosco di Asti.
LE PRESTAZIONI SANITARIE RICHIESTE – Dentisti e oculisti risultano essere i professionisti più richiesti.
Le consulenze odontoiatriche effettuate, infatti, superano le 160 prestazioni e vanno dalle visite all’istruzione per l’effettuazione dell’igiene orale, dalle otturazioni alle estrazioni chirurgiche, dalle terapie canalari alle protesi parziali o totali. Grazie alla costante collaborazione con Beppe Amico, Direttore della Caritas astigiana, è stato stilato un progetto con Caritas nazionale che ha consentito autorizzare il pagamento di 15 protesi dentarie (al 30 novembre 2024).
Le prestazioni oculistiche effettuate sono circa 90, e vanno dal controllo visus alla prescrizione di lenti.
Si possono annoverare, poi, prestazioni di medicina generale (7,5 %), di chirurgia (4,3%), di ortopedia, psichiatria, cardiologia, pneumologia, terapia antalgica, dermatologia, endocrinologia, neurologia, ortopedia, dietologia, gastroenterologia, malattie infettive, urologia e pediatria.
LE RISORSE DELL’AMBULATORIO – I costi sostenuti dalla Diocesi per l’apertura dell’ambulatorio sono pari a circa 110 mila euro tra lavori, rifacimento degli impianti, adeguamento strutturale e non alla vigente normativa sanitaria.
Per quanto concerne le entrate la Diocesi di Asti ha erogato, con i fondi dell’8xmille, 20.000 euro il 16 gennaio 2024 per la gestione delle spese ordinarie. La raccolta diocesana per l’Avvento 2023 avente come causale i farmaci per l’Ambulatorio ha quantificato circa 3000 euro. Grazie alla collaborazione con la Caritas diocesana è stato erogato dalla CEI un finanziamento una tantum di 18.000 euro per copertura spese assicurative e protesi dentarie mobili per adulti.
Le uscite sono rappresentate, principalmente, tolti i costi vivi di gestione ordinaria (smaltimento rifiuti sanitari, utenze telefoniche, materiale per pulizia, locandine, cancelleria, eccetera), dai farmaci, sia a uso interno per terapie antalgiche o ortopediche che, in misura maggiore, per farmaci in fascia C (non mutuabili) prescritti dai nostri specialisti. La maggior parte di questi farmaci è riservata a persone con problematiche psichiatriche, sindromi ansioso-depressive (in aumento a livello nazionale) e al controllo del dolore o di problemi infiammatori e malattie cronico degenerative. La parte più importante delle spese, però, è legata alle protesi dentarie mobili per adulti: grazie al progetto con Caritas diocesana alla data del 30 novembre, erano già state autorizzate 15 protesi, per un valore pari a circa 11.000 euro.
Per il 2025, la Diocesi si è impegnata a destinare 20.000 euro dei fondi dell’8xmille e i proventi della raccolta diocesana per l’Avvento 2024.
I PROGETTI PER IL 2025 – È appena stato attivato l’ambulatorio “I martedì del cuore”, un’attività di promozione della salute e di prevenzione delle patologie cardiache. Un’équipe fissa, composta da un medico, da un’Infermiera esperta di cardiologia e da una farmacista autorizzata e formata, sarà sempre disponibile per effettuare la rilevazione dei seguenti parametri: pressione arteriosa (PA), frequenza cardiaca (FC), saturazione dell’Ossigeno (SPO2), rilevazione glicemica (mg/dl) con destrostix (è in corso una richiesta per quest’ultima attività seguita da una volontaria per ottenere gratuitamente le strisce per la rilevazione). Si prevede anche l’effettuazione di elettrocardiogramma, da inviare allo specialista cardiologo per la refertazione formale.
È in fase di definizione uno specifico progetto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti per supportare i costi relativi alle cure dentarie e poter attuare un’attività di ortodonzia per i bambini indigenti (valore del progetto: 30.000 euro).
L’intervento ortodontico in età precoce gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di una corretta funzione masticatoria e nella promozione di una buona salute orale, oltre a prevenire l’insorgenza della malocclusione e migliorare l’estetica del sorriso.
È stato innalzato il limite ISEE per accedere a visite mediche: sempre previo passaggio a centri/servizi/patronati sopraindicati per verifica effettiva del reddito, si potrà accedere all’Ambulatorio con ISEE pari a 12.000 euro.
Da gennaio 2025 sarà possibile effettuare Ecografie addominali, Ecocardio ed Ecodoppler.
Dal 2023 è in corso una collaborazione con Banco Farmaceutico, che permette , anche grazie alla partecipazione alle Giornate di Raccolta del Farmaco di ricevere in donazione farmaci in fascia C particolarmente necessari agli assistiti
Nel corso della conferenza stampa di bilancio dell’attività del 5 dicembre sono stati ufficialmente sottoscritti due importanti accordi: con Lions Club Storici, Artisti e Presepisti d’Asti che si impegna a fornire agli utenti indicati dall’Ambulatorio gli occhiali con montature usate, e con l’Associazione Volontari Accoglienza Ospedaliera, V.A.O. Odv, per l’accompagnamento e la facilitazione nella gestione delle pratiche sanitarie degli assistiti dell’ambulatorio “Fratelli Tutti” in ospedale.
Oltre ai Centri di ascolto di Caritas per accedere all’Ambulatorio Fratelli Tutti si potrà anche fare riferimento ai Servizi Sociali del Comune di Asti e, da gennaio 2025, ai Patronati/CAF (con i quali si stanno già stilando apposite convenzioni).